martedì 18 gennaio 2011

Soffocare

di Chuck Palahniuk
e pensare che l'autore avverte il lettore all'inizio del libro; lo avverte di abbandonarlo, di smettere di leggere perché potrebbe trovare di meglio da fare.
Avrei dovuto ascoltarlo. Mi sarei risparmiato un libro scritto con i dadi, in cui i vari pezzi e i vari tempi si mescolano un po' a caso; un libro in cui le immagini legate al sesso sono elencate proprio come se fosse uno dei
depliant sfogliati dal protagonista nelle sue riunioni da sessodipendente; un libro in cui l'introspezione psicologica ha la pretesa di essere introspezione ma è solo un flusso di pensieri casuali; un libro dove le manie sono abitudini, noiose come ogni abitudine.
Un libro deludente sotto molto aspetti.

voto complessivo 3/10

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