mercoledì 15 febbraio 2012

Tyrannosaur

Film inglese, uscito l'anno scorso, ma che in Italia non è ancora arrivato (e ringraziamo perciò gli amici che vanno in vacanza a Londra e ci consentono di vederlo).

Drammatico, ma bellissimo, il film parla di violenza. Della violenza quotidiana, quella che facciamo giorno dopo giorno alle persone con cui viviamo, usando parole aspre invece di parole di affetto; della violenza in famiglia, espressione di una rabbia nei confronti della nostra squallida vita; della violenza che facciamo a noi stessi, annientando le nostre cellule cerebrali con l'alcol e con la furia verso gli altri; della violenza contro le donne, mai abbastanza indagata nelle sue molteplici, evidenti manifestazioni.

Tre storie che si intrecciano, due cani, due attori spettacolari (Peter Mullan e Olivia Colman), uno scenario di cittadina del Regno Unito (dall'accento, a volte difficile, direi a nord di Londra) sono i protagonisti di questa discesa verso l'inferno e dei tentativi per uscirne.

Da vedere, con una mano sullo stomaco.

Voto complessivo 9/10

giovedì 9 febbraio 2012

Hugo Cabret

Avrei dovuto sospettare che questo film, che la critica ha salutato come il miglior film Natale, avesse qualche cosa che non andava, dato che non è uscito a Natale.

Possiamo dire che è un brutto film? Forse è esagerato dirlo perché le immagini sono comunque molto evocative e il 3D è ben fatto (anche se non aggiunge nulla alla storia), ma la storia non ha né capo né coda.

Si tratta di una favoletta, che vuole essere un omaggio al cinema, senza senso, in cui lo scopo della quest del protagonista bimbo voglioessereDavidCopperfiled (che deve aver fatto un corso dai mangaka giapponesi per tenere gli occhi così sgranati) non viene nemmeno spiegata.

Andate a vederlo solo se siete fan di Sacha Baron Cohen (irriconoscibile) e se volete sbadigliare un po' o se avete dei bambini (purché non siano impressionabili nel vedere un bimbo solo e mezzo vagabondo) che magari non si fanno troppe domande sugli intrecci di una storia e amano vedere belle immagini.


voto complessivo 4/10

venerdì 3 febbraio 2012

The Iron Lady

Diciamolo forte senza se e senza ma: senza Meryl Streep, questo sarebbe stato un film abbastanza insignificante.

Ho avuto la fortuna di vederlo in lingua originale, cosa alquanto rara in Italia, e ho potuto apprezzare, ancora una volta, la versatilità di questa attrice, che diventa una perfetta signora inlgese. D'altronde la Streep è famosa anche per le sue capacità di imitare magistralmente un gran numero di accenti (vedi il video su YouTube The Many Voices of Meryl Streep).

Ma torniamo al film. Già il trailer che circola è un po' una mezza truffa, perché i pezzi migliori non ci sono, e sono proprio quelli avevano fatto sperare in un bel film.

Sembra che manchi di una storia che lo renda unitario, un qualcosa di più di pezzetti di documentario, mischiati un po' a caso.

Buona l'idea di usare filmati originali dell'epoca mischiati a scene girate, saggia la scelta di non esprimere giudizi sull'operato della Tatcher, né incensanti, né di condanna, ma solo di riportare quello che è successo, presentando in un certo senso il conto della storia. Ma, nonostante questi buoni elementi, il film resta appena sufficiente.

Vedetelo se volete ricostruirvi un po' di storia del Regno Unito dalla fine degli anni settanta all'inizio degli anni novanta; guardatelo se volete godervi una buona prova d'attrice. Ma non vi aspettate di più.

voto complessivo 6/10

Glee (stagione 1)


In America sono alla terza stagione e io sto vedendo la prima.

E mi domando come io possa aver aspettato così tanto per iniziare a vederla!

Diciamo subito che la serie è divertente, ma commuove, anche.

Certo, la storia è quella che è, forse un po' troppo adolescenziale (d'altronde si svolge in una scuola superiore...): anche gli adulti si comportano come adolescenti non molto cresciuti, forse per sottolineare il fatto che nessuno di noi è ancora abbastanza vecchio da potersi definire maturo.

Anche se le tematiche affrontate sono importanti (bullismo, emarginazione, diversità, desiderio di far parte di un gruppo) quelli che sono gli atout di questa serie sono le musiche e le canzoni: quasi come un perfetto X-Factor o come un intelligente Amici, i giovani cantano e ballano e tra una canzone e l'altra fanno delle cose che ci commuovono e ci fanno ridere, portando avanti la storia, che altrimenti non avrebbe alcun senso (e l'anno scolastico).

Più che per la storia, quindi, il valore di questa serie sta nella musica e dunque, se non amate la musica, potete soprassedere. Chi invece si avventurerà a guardarla, si prepari a cantare e ballare insieme ai protagonisti e a ridere con una bella scorta di fazzoletti.

voto complessivo 8/10

domenica 29 gennaio 2012

The Help

Finalmente un bel film! In mezzo a film pompati da telegiornali e spot, questo film rischiava di passare quasi inosservato in Italia se non fosse stato per le sue quattro candidature all'Oscar (miglior film e tre attrici).

Un film delizioso, che si svolge in una cittadina del Mississippi, all'inizio degli anni sessanta (immagino e deduco, a giudicare dagli abiti perfettamente confezionati, dalle pettinature stile hoappenabucatolozono e dagli eventi storici che accadono in sottofondo), dove le donne di colore sono un gradino al di sopra della schiavitù, ma quel gradino è costituito unicamente dal fatto che non vengono chiamate schiave, ma cameriere.

Si ride parecchio in questo film, ma si piange anche molto, assistendo al coraggio di queste donne schiave, spronate dal coraggio di un'altra donna anticonformista e dalla misura colma di un vaso pieno di dolore e soprusi.

Da segnalare la parte apparente secondaria recitata dal pilota di Pan Am e dalla moglie di The Tree of Life.

Andatelo a vedere questo film, che è un po' il Colore Viola un po' Pomodori Verdi Fritti. E non dimenticate i fazzoletti!

voto complessivo 9/10

domenica 22 gennaio 2012

Shame

Tanto si è detto di questo film. Il sesso è un argomento che tira, evidentemente...

Il film si svolge lentamente, anzi, più che lentamente direi con scene riprese in tempo reale a sottolineare la quotidianità delle azioni del protagonista, che vive una vita strana, nascosta, ma non priva di conseguenze per sé e per gli altri che gli ruotano attorno.

Un film più da vedere che da capire, da assaporare nella sua lentezza non noiosa, con un protagonista molto particolare, che durante il film cambia talmente faccia ed espressione che dubiti che sia sempre lo stesso attore.

Forse un po' più di approfondimenti psicologici sarebbero stati apprezzati dallo spettatore medio, ma tant'è.

Come dire: guardare e non toccare.

Voto complessivo 7/10

giovedì 19 gennaio 2012

Steve Jobs

Non renderei giustizia a quest'uomo, oggetto di questa biografia, se dessi un voto non estremo, tipo due stelle o tre stelle: o è un capolavoro o è una merda.
Opto quindi per definirla un capolavoro.
Normalmente non leggo biografie, ma questa scorre che è un piacere: sarà per il fatto che tratta di un argomento a me familiare, la nascita del computer personale; sarà perché trovo veramente belli i prodotti Apple; sarà perché la vita di quest'uomo è talmente particolare da risultare affascinante anche ai suoi detrattori.
Non era una persona facile Steve Jobs e questo libro non ne nasconde i lati spigolosi, pur esaltandone le qualità.

Leggetelo e capirete perché la Apple ha, in alcuni ambiti, cambiato il mondo.

voto complessivo 10/10 (appunto...)

martedì 17 gennaio 2012

Non avere paura del buio

Nel film recitano Katie sonolamogliediTomCruise Holmes e Guy untempohofattoPriscilla Pearce.
Il film ha un'atmosfera abbastanza spaventosa, ma non di quell'horrore che è anche splatter (anche se proprio all'inizio c'è una scena che farà distogliere lo sguardo anche ai meno impressionabili).
Apparentemente banale (le scene spaventose sono, come dire, scolastiche), nasconde una sottile psicologia, in cui si arriva a chiederci se il male, rappresentato nel film, sia effettivamente reale o piuttosto la manifestazione delle paure e delle nevrosi dei protagonisti, anche se la maggior parte degli spettatori propenderanno per una lettura "alla lettera" dell'horror (e quindi forse rimarranno delusi per la mancanza di approfondimento della natura del male).

Vabbè, insomma è un po' difficile parlare di questo film senza svelare troppo della trama, andatelo a vedere se volete spaventarvi un po'...

voto complessivo 8/10

sabato 14 gennaio 2012

La Talpa

I
Il film è tratto da un romanzo di Le Carrè ed è un film interessante. La cosa potrebbe sembrare un complimento, ma in realtà non lo è.
La ricostruzione dell'ambientazione è perfetta: abiti, luci, fotografia ti fanno pensare di stare a guardare un film girato negli anni 70. E anche dire che l'atmosfera ricreata è perfetta non è un complimento, a ben guardare.
Il difetto di questo film è che si tratta di un film di spionaggio, ma non è un thriller. Non c'è la tensione che ti aspetteresti in un film del genere, non ci sono indizi disseminati per il film che devi raccogliere per arrivare alla risoluzione dell'enigma finale. Ma forse questa è l'essenza del film. E questo è un complimento.
Il film ricrea l'atmosfera della guerra fredda, del dubbio, della fiducia, dell'amicizia, del tradimento, del dovere, ma non riesce a ricreare la tensione dell'indagine di un film di spie, con il suo ritmo lento e gli sguardi lunghi e intensi.
Quindi, chi vuole vedere un film d'atmosfera vada pure e non resterà deluso, ma chi cerca un film d'azione o un thriller è meglio che scelga un'altra cosa.

voto complessivo 7/10

lunedì 9 gennaio 2012

J Edgar

Diciamolo senza giri di parole, utilizzando una frase tipica delle maestrine che non sanno come dare giudizi negativi ai propri alunni: Clint poteva fare di più.

Sarà che Clint Eastwood, il regista di questo film, che ci racconta 50 anni di vita di J Edgar Hoover (e 50 anni di storia americana), ci aveva abituato bene, ma questo film un po' delude.

Sicuramente un bel film, recitato da un ottimo Leonardo di Caprio e da una stellare Judi Dench, ma il ritmo è lento, molte cose sono raccontate a voce convulsamente anziché fatte vedere o suggerite con le immagini.

Una scena bellissima, che dimostra proprio la bravura del regista (quella in cui i protagonisti escono dall'ascensore...), lascia proprio l'amaro in bocca perché fa capire che avrebbe potuto essere un film eccezionale, anziché SOLO un bel film.

Voto complessivo 6/10

giovedì 5 gennaio 2012

Emotivi Anonimi

Secondo voi un film che unisce cioccolata, balbettamenti, cappellini sulle 23, sobborghi, emotivi, canzoncine, svenimenti e chef, di che nazionalità può essere?
Francese?
Risposta esatta!
Questo film è così francese che ti rammarichi che lo abbiano doppiato e ti domandi perché non ci sia, che so, una statua di Napoleone ad ogni inquadratura.
Il film non manca di momenti divertenti ed esilaranti, anche commoventi, ma la storia di per sé non sta in piedi.
Andatelo a vedere se volete passare un paio di orette spensierate senza sprecarle (e soprattutto se avete visto tutti i restanti film!)

Voto complessivo 6/10

martedì 3 gennaio 2012

Sherlock Holmes: giochi di ombre

Ok, d'accordo, lo sherlock di Conan Doyle era un altro tipo di personaggio, riflessivo, deduttivo e poco movimentato.

Eppure.

Penso che se Conan Doyle fosse vissuto ai giorni nostri avrebbe creato un personaggio non molto dissimile da quello di questo film (e del precedente episodio) di Guy Ritchie.

Mi spiego meglio.

L'attenzione ai più piccoli dettagli, la capacita deduttiva (o forse induttiva) di ricavare da un odore l'identità di un malfattore, la curiosità, la sperimentazione, l'uso di droghe sono caratteristiche proprie sia dello sherlock originale sia di quello surrogato. La differenza sta nel fatto che il secondo è moderno, si esprime con linguaggio del film d'azione, quasi un 300 o un Matrix
.
Insomma un film in parte dissacrante, ma piacevole, godibile e moderno. Elementare.

Voto complessivo 7/10