mercoledì 24 agosto 2011

Ave Mary

di Michela Murgia

Normalmente non leggo saggi, preferendo loro un romanzo o un racconto. Però mi incuriosiva l’argomento di questo saggio sulla figura femminile e su come la Chiesa cattolica abbia influenzato il modo in cui la donna viene vista e trattata al giorno d’oggi in Italia (soprattutto).
Il libro l’ho divorato in due giorni.
Il linguaggio è semplice, scorrevole e chiaro, senza mai essere banale.
La scrittrice parte sempre da un episodio concreto da cui prende spunto (infatti ella stessa lo definisce un libro di “esperienza, non di sentenza”), preannunciandolo con una frase tratta da una poesia, da una preghiera, da una canzone o anche da un film.
L’analisi è precisa e potrei definirla inoppugnabile e illustra come la Chiesa abbia contribuito sottilmente (ma nemmeno poi tanto) a formare nelle nostre coscienze l’idea della distinzione di genere, con l’inevitabile e sacra sottomissione della donna ancella, curatrice, consolatrice, nei confronti dell’uomo capo, autorità.
Leggetelo, anche solo per apprezzare la scrittura fluida e arguta dell’autrice e sono sicuro che qualcosa di quello che dice rimarrà anche in voi.

link su anobii

voto complessivo 9/10

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