giovedì 16 giugno 2011

La libraia di Orvieto

Di Valentina Pattavina

Questo libro si lascia leggere in un paio d'ore lasciandoti una lieve soddisfazione per la piacevolezza con cui si legge (la prosa è lieve e scorrevole), ma anche un po' di amaro in bocca perché manca di unitarietà.
I personaggi sono pennellati senza che la loro psicologia venga mai fuori, a parte quella della protagonista che risulta anche un po’ antipatica. Non si capisce bene se sia un diario, un racconto intimista, un giallo, essendo un po’ dell’uno e un po’ dell’altro, ma mai effettivamente di un genere solo.
Orvieto stessa potrebbe anche essere Viterbo, Frosinone, Mantova o qualunque città diversa da Roma.
Peccato, perché secondo me qualche prospettiva futura questa autrice ce l’ha. Da tenere d’occhio, sperando in risultati migliori.

voto complessivo 6/10
link su anobii

2 commenti:

  1. mmm a me non è piaciuto e poi devi avere un fisicaccio per andare in bici a orvieto

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  2. concordo sulla bici...
    però la sufficienza (niente di più del 6 però) gliela darei

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